LA GRANDE GUERRA A PANEVEGGIO – FORTE DOSSACCIO
A 100 anni dall’inizio della 1^ Guerra Mondiale, ripercorreremo la strada forestale di origine militare che conduce al complesso fortificato del Dossaccio.
Costruito tra il 1890 ed il 1912 dagli austriaci come sistema difensivo del Travignolo, questa splendida struttura a pianta pentagonale in porfido si affaccia sulla lunga costiera della catena del Lagorai..
Ritrovo 8,20 Predazzo Parcheggio delle Stazione Autocoriere Via Marconi
Partenza ore 8,40 per Paneveggio con Ritorno previsto ore 13,30 circa.
Costo Euro 5,00 a partecipante
Ogni partecipante è invitato a portare i propri bastoncini da Nordic Walking
Info e iscrizioni entro il giorno precedente la gita :
Istruttrice Navoni Nicoletta cell.3282638883
DESCRIZIONE ITINERARIO
ACCESSO: Località Paneveggio al parcheggio Val dei Buoi situato prima dell’Albergo “la Bicocca” provenendo da Predazzo, sulla sinistra alla curva del Ponte Rio Costagnella (mt.1498).
LUNGHEZZA ITINERARIO : circa Km. 8
DISLIVELLO : mt.400
TEMPO DI PERCORRENZA: circa ore 4
DESCRIZIONE: Dal Parcheggio , attraversato il ponte, parte subito una strada forestale di lieve pendenza che costeggia il torrente fino ad una prima deviazione che indica la direzione verso malga e laghi Bocche.
Qui terremo invece la sinistra salendo ampi tornanti dentro la foresta di Paneveggio, fino ad arrivare ad una amena spianata verdeggiante dal nome Pian delle Carigole (mt.1680). In questo luogo è situato un baito che funge da punto di appoggio e riparo in caso di maltempo. Qui durante il Primo Conflitto Mondiale un reparto di truppe Italiane venne attaccato ed ferocemente abbattuto dai cannoni dell’esercito Austriaco posizionato a Forte Dossaccio. Oltrepassate le Carigole si tiene sempre la stessa strada forestale fino ad un bivio che scende in direzione di Predazzo, Bellamonte, Forte Buso. Si ignora il bivio tenendo la sinistra che sale fino alla spianata dov’è situato il forte (mt.1838).
Questa costruzione a pianta pentagonale in porfido e calcestruzzo venne edificata dagli Austriaci tra il 1890 ed il 1912 ed in parte scavata nella roccia porfirica del luogo. Al suo interno vi sono osservatori, camminamenti sotterranei e trincee, che sviluppano un sistema difensivo ai tempi efficace a contrastare l’eventuale sfondamento delle truppe Italiane provenienti dalla catena del Lagorai.
In tempo di guerra alcuni cannoni erano posizionati all’esterno nascosti dal bosco, altri dentro gallerie inaccessibili dall’esterno ma collegate da tunnel che scendevano verso il pian delle Carigole. Inoltre il forte era collegato da un’altra strada al fortino di Buso situato sul lato occidentale del Lago di Paneveggio.
Tra il 1915 e il 1916 le artiglierie di Forte Dossaccio difesero le linee a valle di Passo Rolle e del Colbricon. In questi ultimi anni sono ripresi i lavori di restauro del forte.
(Bibliografia : Lagorai nel cuore selvaggio del Trentino – Fabio Sonetto – Danilo Zanetti Editore)